
Mercoledì 7 maggio 2025 la nostra associazione, dopo le dovute autorizzazioni, ha avuto il piacere di poter visitare la base dell'Aeronautica Militare di Cameri (NO), sede del 1° RMV (Reparto Manutenzione Velivoli), che si occupa della manutenzione dei Panavia Tornado e degli Eurofighter Typhoon, provenienti dalle altre basi operative italiane.
L'aeroporto è inoltre utilizzato come base d'appoggio per il collaudo degli elicotteri Agusta e per la produzione dei Lockheed Martin F-35 Lightning II da parte di varie aziende tra cui Alenia Aermacchi e Leonardo destinati all'Italia ed anche a diverse forze armate estere.

La visita è iniziata puntualissima come da programma alle ore 10, partendo dall'area esterna destinata alla conservazione di numerosi velivoli storici e di svariate targhe commemorative in ricorso di importanti eventi del passato. Il primo luogotenente Berardi, a cui va tutta la nostra gratitudine, ci ha accompagnato per l'intera giornata illustrandoci con dovizia di particolari ed enorme passione tutto il materiale esposto sia nella suddetta area esterna sia nell'area museale sita a fianco nella quale sono contenuti numerosissimi e rari cimeli della storia della nostra aviazione.
Ogni centimetro sembra trasudare ricordi ed emozioni del passato: insomma davvero un'esperienza unica.
Durante la prima guerra mondiale, la scuola di volo di Cameri rilasciò oltre mille brevetti per pilota militare e moltissime furono le personalità che la frequentarono, come Ciro Cirri, Achille
Landini, Giuseppe Lampugnani, Arturo Ferrarin e Gabriele D'Annunzio.
Successivamente si insediò nell'area Giuseppe Gabardini, che promosse e sviluppò le attività aeronautiche, soprattutto con la creazione di una scuola di volo grazie alla fondazione della
Aeroplani Gabardini-Officine e scuola di volo-Aerodromo Cameri.

Per quanto riguarda i dai velivoli in mostra statica, troviamo una collezione che poco ha da invidiare al museo "ufficiale" di Vigna di Valle con soggetti ben conservati che comprendono un F86E Sabre in livrea "Lanceri Neri" posto come gate guardian all'esterno della base vicino all'ingresso, un F104 in livrea "Tiger Meet" ed uno dei prototipi dei primi Tornado.

Troviamo poi le 3 versioni dei Fiat G91, "R" "T" ed "Y", un Siai-Marchetti SF260AM, un Lockheed T-33A Shooting Star, un Aermacchi MB 326, un Republic RF-84F Thunderflash, un Agusta Bell AB 47J, un F-86K Sabre, un Tornado IDS, un AMX, un Agusta Bell AB 47J, un Piaggio P-166M, un F104G, un Grumman HU-16A Albatross, un T-6G Texan ed un Agusta Bell AB 47G2.
All'interno del museo invece troviamo moltissimi oggetti come tute, caschi, pubblicazioni dell'epoca, mostrine, modellini, libri, ecc...tutti ottimamente conservati e con anche alcune chicche che si trovano unicamente in questo museo.
Terminata la visita alla zona museale siamo stati quindi condotti nella zona operativa vera e propria della base, ossia gli hangar destinati alla manutenzione nei quali vengono regolarmente smontati, ispezionati e revisionati tutti i Tornado e gli Eurofighter della nostra aeronautica. Per ovvie ragioni di sicurezza non è possibile scattare fotografie all'interno di questi hangar ma il ricordo di quanto visto ed appreso rimane sicuramente vivo in ognuno dei partecipanti. Grazie alla grande disponibilità del personale presente siamo stati divisi in 2 gruppi per ammirare da vicino, ed anche potendosi sedere all'interno, un Tornado ed un EFA. Ci sono state quindi illustrate le enormi differenze tra i 2 velivoli che vanno dal peso, alla manovrabilità, dal ruolo che possono svolgere durante le missioni ai materiali con cui sono costruiti, le dotazioni ed anche alcuni divertenti aneddoti riguardanti entrambi gli aerei.
La manutenzione varia a seconda delle ore di volo effettuate e può durare da un minimo di qualche mese ad un massimo di circa 18 mesi per gli interventi più invasivi, nei quali l'aereo viene praticamente smontato pezzo per pezzo e rimesso a nuovo: come si fa a non ammirare la preparazione e la competenza di queste persone, dalle quali traspare anche l'emozione, il piacere ed anche la soddisfazione di poter lavorare quotidianamente su questi gioielli tecnologici.

Dopo aver pranzato in mensa ed aver continuato a scambiare battute col personale presente, abbiamo potuto ammirare da vicino il basso passaggio ed il conseguente atterraggio di un Tornado che nei prossimi mesi sarà sottoposto alla manutenzione, dopodichè siamo stati condotti nuovamente in uno degli hangar, stavolta per vedere da vicino alcune parti già smontate come i carrelli di atterraggio e comprenderne bene il funzionamento.
Siamo stati quindi riportati nuovamente nella zona museale dove abbiamo potuto acquistare un po' di materiale come poster, patch, libri, pubblicazioni, ecc..che al di fuori risultano di difficile reperimento, ed infine siamo stati riaccompagnati all'uscita per riprendere la strada verso casa.
Ringraziamo quindi davvero di cuore l'Aeronautica Militare per averci concesso la possibilità di effettuare questa visita e soprattutto il personale cordialissimo della base che ci ha intrattenuto, assistito ed informato per tutta l'intera giornata facendoci sentire parte di questa grande squadra che quotidianamente lavora per mantenere efficienti e sicuri i velivoli della nostra aviazione.
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